La foto del mese di...Stefano Ramella


Aprile 2021

Nevicata sulla faggeta

 

Alta Valsessera

Fotocamera Canon Eos 5d mark III

1/8 sec. F16 iso 100 70mm -1/3EV

 

In montagna nel mese di maggio le gemme dei faggi e delle betulle si aprono lasciando posto a tenere foglioline verde chiaro; i boschi si scrollano di dosso quel torpore che li ha accompagnati per tutto l'inverno.

La vita torna ad essere frenetica, chi ha dormito si risveglia affamato, chi è migrato torna per riappropriarsi dei suoi spazi e, chi ha affrontato i rigori dell'inverno, ora può godere dell'abbondanza della primavera.

Ma come spesso accade in montagna, anche in maggio succede che un repentino peggioramento del tempo possa portare nevicate fuori stagione; lo scenario è suggestivo, una spolverata di bianco candido sul verde brillante della nuova vegetazione, in mezzo il solco scavato dal torrente Sessera.


Febbraio 2021

Vista sul monte Bo

 

Fotocamera Canon Eos 5d mark III

1/800 sec. F8 iso 320 40mm

 

Il monte Bo con i suoi 2556 m s.l.m. è la seconda cima più alta del Biellese, superata solo dal monte Mars.

Spartiacque tra la Valle Cervo e l’alta Valsessera  è noto agli escursionisti perché dalla sua cima si possono vedere delle albe mozzafiato, e nelle giornate più terse la vista spazia ad est fino alle Alpi del Trentino.

Ma al fotografo di paesaggio le giornate terse non piacciono; nuvole, nebbie e pioggia danno carattere alle immagini rafforzandole e trasmettendo emozioni più forti a chi le osserva.


Gennaio 2021

Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra)

 

Alta Valsessera 28/05/2016

Fotocamera Canon Eos 5d mark III

1/250 sec. f7.1 iso 1000 400mm

 

Il camoscio è un animale strettamente legato all'ambiente montano, frequenta i pendii erbosi ma spesso lo si incontra anche nelle zone boscate. E' presente su tutto l'arco alpino, e nonostante la pressione venatoria, non ha mai rischiato l'estinzione come lo stambecco, con cui spesso condivide l'habitat. Generalmente le femmine vivono in gruppi di dimensione variabile in rapporto alla morfologia del territorio ed alla disponibilità trofica, costituiti da esemplari adulti, piccoli e giovani di 2/3 anni. I giovani maschi formano piccoli gruppi e si uniscono alle femmine solo nel periodo degli amori in novembre. I vecchi maschi conducono vita solitaria, prediligendo i boschi dove trascorrere la giornata, per poi tornare sui pascoli nelle ore più fresche. Veloci ed agili sono dei veri acrobati, saltando di roccia in roccia o buttandosi a rotta di collo lungo pendii erbosi quasi verticali. In estate il loro mantello è sui toni del beige, mentre durante l'inverno mutano il pelo assumendo una colorazione quasi nera. Hanno olfatto ed udito molto sviluppati, appena avvertono la presenza di un pericolo emettono un caratteristico fischio prima di sparire rapidamente con pochi balzi. 


Novembre 2020

Marmota marmota

 

Alta Valsessera 26/06/2016

Fotocamera Canon Eos 5d mark III

1/400 sec. f/8 640 iso 400mm

 

La marmotta è un roditore che vive sui pendii erbosi ben esposti delle nostre montagne. Spesso formano delle colonie più o meno numerose, mantenendo comunque una certa territorialità. Preda elettiva dell'aquila reale, emette forti fischi per avvisare i suoi conspecifici nel caso in cui nel cielo appaia la sagoma del rapace. A quel punto le marmotte abbandonano le loro attività per correre a rifugiarsi nelle  tane. Le tane sono tunnel sotterranei composte da vari ingressi e camere che non sono solo un rifugio per sfuggire ai predatori, ma anche delle nursery dove partorire ed allevare i propri cuccioli ed i posti più sicuri e caldi dove affrontare il lungo inverno alpino. Infatti da Ottobre ad Aprile le marmotte vanno in letargo, un lungo sonno durante il quale abbassano il loro metabolismo riducendo drasticamente il fabbisogno energetico e consumando le riserve di grasso corporeo accumulato durante i mesi estivi.


Ottobre 2020

Euscorpius italicus

 

Airale superiore, Carema (TO) 06/09/2020

Foto scattata da cellulare

 

Trovare sotto un sasso, in una legnaia o il sottovaso di casa uno scorpione, può essere un' esperienza traumatica per chi non si aspetta un incontro del genere alle nostre latitudini!

Eppure questo piccolo aracnide del genere Euscorpius popola molte zone dell'Italia con varie specie, da nord a sud. 

Animali molto antichi, gli scorpioni godono di una pessima fama, nonostante siano pochissime le specie esotiche realmente pericolose per l'uomo. Gli scorpioni che vivono sul nostro territorio sono animali molto schivi, lucifughi e per nulla aggressivi. Anche se infastiditi non pungono, preferendo sempre la fuga. Il loro veleno, comunque, può causare un leggero dolore locale, paragonabile alla puntura di una vespa.

Nella foto si vede una delle caratteristiche più incredibili di questo animale; infatti il suo esoscheletro contiene delle sostanze che lo rendono fluorescente se illuminato dalla luce lunare o, come nel caso dell'immagine, da luce ultravioletta. Gli scienziati non hanno ancora trovato una risposta certa al significato evolutivo di questo fenomeno. 


Agosto 2020

 

Sorbus aria

 

Alta Valsessera 26/06/2016

Fotocamera Canon Eos 5d mark lll

1/30 sec. f/16 100 iso 17mm

 

Poco distante dalle baite dell' Artignaga, un bell' esemplare di sorbo montano è in piena fioritura. Sullo sfondo la fantastica fioritura della ginestra (Cytisus scoparius) il cui nome scientifico ha origine dall'utilizzo che ne veniva fatto in antichità, appunto di rudimentale scopa per pulire i forni dove si cuoceva il pane, grazie ai suoi rami poco infiammabili.

I fiori del sorbo danno nutrimento a molti insetti impollinatori, una volta avvenuta l'allegagione, il bel fiore diventa un frutto rosso-arancio che a sua volta è molto apprezzato da molti uccelli della famiglia dei Turdidi


Luglio 2020

Vipera walser

 

Alta Valsesserea 13/08/2014

Fotocamera Canon Eos 5d mark III

1/1600 sec. f/5.6  200mm

 

Quando fotografai questa Vipera walser, per la comunità scientifica si chiamava ancora Vipera berus, ovvero il marasso. Poi nel 2016 un team di scienziati, grazie ad un'indagine genetica, scoprirono che quello che per anni è sempre stato creduto essere un marasso, apparteneva ad una specie nuova per la scienza, endemica di un'area ristretta tra alto Biellese e Valsesia. Il nome le fu dato in onore della popolazione Walser, presente nella zona del Monte Rosa fin dai tempi antichi. L'esemplare della foto si stava termoregolando su di una roccia colonizzata da bei licheni gialli; perfettamente mimetica, mi accorsi della sua presenza solo quando ormai ci separavano pochi centimetri e decise di avvertirmi del pericolo con un sonoro soffio.


Giugno 2020

Pecore domestiche

 

Baraggia di Candelo 26/12/2012

Fotocamera Canon Eos 7D

1/5000 sec. f/4.0 17-70mm 

 

In una fredda e nebbiosa mattina di dicembre, un gregge di pecore bruca l'erba secca della savana del Biellese, la Baraggia. Un sole pallido fa capolino tra gli alberi che sembrano piegarsi di lato per lasciarlo passare. Il gregge passerà tutto l'inverno a vagabondare nella pianura Biellese, accontentandosi di quel poco cibo che il periodo offre, in attesa di tornare in primavera sui verdi pascoli delle montagne.


Maggio 2020

Germano reale (Anas platyrhynchos)

 

Castelletto Cervo 5/01/2012 h9.14

Fotocamera Canon Eos 40D

1/20 sec. F/8.0 iso 100 400 mm

 

Un gruppo di Germano reale, nella loro livrea nuziale, sguazzano tranquilli nelle gelide acque del torrente cervo in Gennaio. 

Al termine della stagione riproduttiva fanno la muta del piumaggio. Perdono i loro bei colori sgargianti, a favore di un piumaggio più mimetico, simile a quello delle femmine, che gli permetterà di essere meno visibili in questo momento di transizione in cui l'assenza di un piumaggio completo li rende più vulnerabili ai predatori.


Aprile 2020

Salamandra pezzata (Salamandra salamandra)

 

Baraggia di Candelo 01/11/2012 h10.07

Fotocamera Canon Eos 7D 

1/50 sec. F/8.0 iso 100 400mm

 

La salamadra pezzata sfrutta le giornate umide di pioggia primaverili per uscire dal suo rifugio e riprodursi. La femmina non depone le uova, come la maggior parte degli anfibi, ma partorisce in ruscelli, pozze e fontane delle larve autosufficienti che, in rapporto alle condizioni ambientali ed alla disponibilità trofica, nel giro di qualche mese fanno la metamorfosi che li porterà a perdere le branchie ed iniziare la loro vita terrestre. Animali a lento metabolismo, possono vivere in natura anche 20 anni.


Marzo 2020

Alba

 

Alta Valsessera 31/03/2012 h 05:53

Fotocamera Canon Eos 40D

1/30 sec. F/8.0 iso 400 120mm

 

Per ottenere risultati nella fotografia naturalistica bisogna fare dei sacrifici. Alzarsi a notte fonda, camminare per ore con zaini pesantissimi nel gelo pungente è la norma...poi i colori dell'alba rubano il posto al buio della notte, i primi raggi del sole scaldano la pelle, e tutta la fatica, nella magnificenza della natura che si risveglia, diventa un ricordo lontano.


Febbraio 2020

Volpe (Vulpes vulpes)

 

Alta Valsessera 12/12/2015 h 16:43

Fotocamera Canon Eos 5d Mk3

1/100 sec. F/5.6 iso 1600 40mm

 

Abituata alla presenza dell'uomo, questa volpina si lascia avvicinare nei pressi della sua tana. Con sguardo interrogativo ed incuriosito osserva in camera, sembra mettersi in posa. Si avvicina l'imbrunire, è ora di attivarsi, animale opportunista si ciberà di qualsiasi cosa di edibile incontrerà sulla sua strada.


Gennaio 2020

Sordone (Prunella collaris)

 

Alta Valsessera 16/1/2013 h16.14

Fotocamera Canon Eos 5d mk3 1/2000sec. f/4.0 iso400 200mm -2/3EV

 

Questo uccellino di pochi grammi sfida il gelo della montagna, nello sferzare del vento gonfia le piume. Sopravvive di quel poco cibo che la stagione può offrire, in attesa della primavera, quando salirà fino a 3000 metri per rimpinzarsi di insettini ed accoppiarsi.